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Comments
Buonasera,
sono un fotoamatore, mi piace avere la "stampa fisica" di quello che ritengo sia un buona fotografia.
Vado alla domanda: se il soft-proof di Photoshop, con un certo ICC, evidenzia zone di colore out of gamut nella foto da stampare, perché devo sforzarmi di "farli rientrare" in gamut lavorando l'immagine? Con o senza la correzione manuale la stampante comunque mi darà lo stesso risultato. Voglio dire che, se non correggo, la stampante andrà "vicino" al colore mancante con un qualche rendering automatico. Se invece correggo è come se applicassi (all'incirca) lo stesso rendering, ma con molta più fatica. Leggo "la correzione manuale ha più controllo sui risultati in stampa". La mia impressione, a buon senso (non ho fatto test comparativi) è che ci sia una differenza non avvertibile. Che ne pensa?
Ho visto che ha lavorato anche con George Tatge. L'ho incontrato più volte nella mia città, Firenze, inoltre ho frequentato un corso con lui all'istituto Marangoni (Firenze). Le sue mostre sono imperdibili. L'ultima "Il colore del caso" a Pistoia l'ho vista cinque volte. La sua "Italia metafisica" fu una rivelazione per me. Un sogno.
Un saluto.
Grazie
Aldo
Buongiorno Aldo,
grazie per seguire e apprezzare il mio lavoro.
Sono d'accordo con te: George Tatge è una creatura speciale da tutti i punti di vista e lavorare con lui è una continua fonte di arricchimento.
Il dubbio che mi sollevi sulla stampa solleva invece un tema complesso.
COLORI FUORI GAMUT IN STAMPA - RISPOSTA BREVE
La risposta breve che posso darti è che non è obbligatorio in pre-stampa eseguire una conversione manuale. Se, al momento, sei soddisfatto della correzione automatica che ottieni, va bene così. Dopotutto, se non apprezzi differenze, non ti conviene per adesso complicarti la vita. Se con il tempo il tuo palato sul colore diventerà più fine e le tue competenze in post-produzione saliranno, allora potrai porti nuovi problemi e intervenire di conseguenza sul colore anche manualmente. In genere consiglio sempre di incrementare le competenze sulla gestione del colore per step graduali.
Se non lo hai già visto ti consiglio di vedere questo video sulla gestione del colore per accertarti di non fare macro errori nel tuo flusso di lavoro fotografico.
COLORI FUORI GAMUT IN STAMPA - RISPOSTA PIÙ COMPLETA
Quali problematiche possono presentare in stampa i colori fuori gamut?
Ti elenco qui alcune delle principali:
Questo elenco racchiude alcune delle maggiori delusioni e frustrazioni che puoi incontrare in stampa.
Da cosa dipendono?
A volte si può pensare che, per evitare questi problemi, basti lavorare con un monitor ben calibrato e correggere il colore manualmente con il giusto software, ma non è così.
Comportamenti molto frequenti in post-produzione come usare uno spazio colore non adeguato, lavorare a 8 bit invece che a 16 bit e usare tecniche di post-produzione distruttive in Photoshop sono operazioni che, inconsapevolmente, portano il fotografo ad ottenere foto peggiori invece che migliori, a dispetto del tempo, cure e attenzioni ad esse dedicate.
Al momento, se vuoi fare uno step intermedio tra una conversione completamente automatica e una correzione colore manuale affidabile, ti consiglio di studiare gli intenti di rendering e individuare quello che, automaticamente, può convertire i colori al meglio per il tipo di immagii che lavori.
In genere, per la fotografia, si consiglia giustamente l'intento Percettivo. Studia però anche gli altri per valutare opportunità e criticità specifiche.
Una volta che avrai identificato l'intento di rendering più adatto a te potrai impostarlo per tutte le tue stampe.
Puoi impostare gli intenti sia nelle Impostazioni colore di Photoshop e altri software, sia nella finestra per l'anteprima di stampa a monitor, sia nel driver della stampante.
L'importante è che, come già saprai, tu esegua la conversione finale nel profilo colore di destinazione solo una volta: in Photoshop oppure nel driver della stampante.
Spero che questa mia risposta ti sarà utile.
Fammi sapere.
Un caro saluto.
M.
Buongiorno Marianna,
mi sono imbattuto casualmente nel tuo nome nel sito di Eizo e, incuriosito, ho cercato il tuo sito. L’ho trovato molto interessante e ... in italiano. Merce rara.
Premesso che non sono un fotografo professionista ma solo un foto amatore "evoluto", (ossia uno che spende un sacco di energie e di soldi per migliorare qualcosa che non è inerente la sua professione), vorrei iniziare a stampare le foto che faccio.
Avrei un paio di domande da farti:
1. Fai corsi online di Lightroom o altri corsi?
L'aula è il luogo principe per l'insegnamento, ma spostarmi da Bologna al momento sarebbe difficoltoso. Ho bisogno di fare un salto e usare bene LR.
2. Cosa mi consiglieresti se dovessi cambiare PC?
Sostituire il mio vecchio iMac all in one 27“ 5K retina di Apple del 2014 con un Imac nuovo oppure sostituirlo con un assemblato e con un monitor Eizo (un CG2730 coloredge oppure un CG279X coloredge o infine con un CS2740 che sembra avere una risoluzione più alta) anche se con risoluzione molto più bassa rispetto all’Apple.
In attesa di leggerti, ti ringrazio per il materiale messo a disposizione nel tuo sito.
Danilo
Ciao Danilo,
grazie per aver visitato il mio sito e per la tua fiducia.
Capisco alla grande la tua passione per la fotografia: da un lato "ci accende" dall'altro "ci rovina" ;-)
Cerco di aiutarti nei tuoi dubbi.
1. Faccio anche corsi on line sulla post-produzione e la fotografia digitale (Photoshop®, Lightroom®, Camera RAW®, Capture One®... ), ma solo per studenti già avanzati che hanno fatto i corsi in aula con me.
So che Bologna non è due passi da Milano e capisco quello che mi scrivi, ma, credimi, quando ti convincerai che è la cosa giusta da fare troverai in aula persone che hanno fatto migliaia di chilometri più di te... e tutti ve ne andrete dal corso con un sorriso così perché saprete che ne sarà valsa la pena.
Tieni però che al momento, a causa del Covid, i corsi in aula sono fermi. Se tutto ve bene ripartiranno e riusciremo a vederci non appena la situazione si sbloccherà.
Cerca le opinioni di chi ha li ha frequentati. Se vuoi ne trovi diverse anche a questa pagina: https://mariannasantoni.com/galleria-allievi-corsi-photoshop-workshop-fotografia
2. Sul computer non ho dubbi. Anche io uso i computer Apple, ma non i monitor Apple. Preferisco usare un EIZO®. Scegli quindi, liberamente un MacBook, un MacMini o un assemblato che abbia prestazioni adeguate, ma poi, collegalo ad un monitor EIZO della serie CG o CS (io uso questo).
Intanto spero di esserti stata utile e ti mando un caro augurio per il Nuovo Anno :-)
Ciao Marianna,
mi chiamo Alberto, sono un fotoamatore paesaggista quasi esclusivamente di montagna.
Vorrei iniziare a stamparmi delle foto fine art (ho un monitor Eizo e una stampante appena acquistata Canon imageprograf PRO300)
mi potresti consigliare un libro ben fatto per iniziare ad entrare in questo mondo?
Grazie e arrivederci (se non di persona nei tuoi video)
Ciao Alberto,
grazie per aver la tua domanda.
Spero di aiutarti con questa mia risposta, ma preferisco consigliarti dei video di fonti attendibili anziché un libro.
Ti consiglio di guardare i video che vengono realizzati da Canson con i suoi Canson Ambassador di cui faccio parte.
Li trovi a questa pagina:
https://www.canson-infinity.com/it/e-academy
Preferisco non consigliarti un libro perché al momento, purtroppo, non mi sono ancora imbattuta in un testo che fosse privo di errori anche gravi.
Spero che le risorse che ti ho consigliato ti saranno utili.
In questo blog comunque continuerò a pubblicare articoli di approfondimento anche sul tema della fotografia fine art.
Intanto grazie per la tua fiducia e Buone Feste.
M.
Ciao Marianna,
mi sono imbattuto nel tuo nome quasi casualmente, ed ho capito subito che hai una marcia in piu'. Complimenti.
Ti scrivo per un parere spassionato.
Sono un ormai (ahime') sessantenne, fotoamatore da moltissimi anni, ma ho avuto modo di migliorare la qualita' del mio lavoro fotografico soprattutto da quando sono finalmente andato in pensione da capotreno in Trenitalia. Questo passo mi ha permesso di poter dedicare molto piu' tempo allo studio, sia dello scatto che della post produzione, e sinceramente, qualche buon risultato si è visto. Pero', sono un perfezionista.
Ed è qui che entra in gioco il tuo parere spassionato: per uno della mia eta' che non deve campare con la fotografia, ha senso pensare di avvicinarsi ad uno dei tuoi corsi, soprattutto di post produzione? Perche' sicuramente ne evrei giovamento, ma il gioco vale la candela? Messa volgarmente, ha senso spendere dei soldi in qualcosa di velleitario, volto solo al miglioramento personale, senza un obiettivo di guadagno o simili?
Quanto pensi possa migliorare la mia fotografia, rispetto a cio' che puoi vedere qui https://gallery.1x.com/member/Cris59
Spero di essere stato chiaro nell'esprimere questo mio dubbio e spero molto tu mi possa dare una risposta che mi possa aiutare a fare chiarezza.
Ti auguro tutto il bene e a risentirci, spero, presto...
Cristiano Giani
Ciao Cristiano,
grazie per questo tuo bel messaggio e per la tua fiducia.
Quella che mi poni è una bella questione.
Ho guardato con piacere il link che mi hai mandato. Confermo che hai raggiunto un buon livello e che... si vede che sei un perfezionista. Parliamo la stessa lingua ;-)
Le aree sulle quali puoi migliorare maggiore al momento secondo me sono: il trattamento del file RAW, la gestione delle luci in fase di scatto e le tecniche di fotomontaggio.
Vale la pena pensare di fare uno dei miei corsi?
Puoi certamente già ritenerti soddisfatto dei risultati che ottieni e non è un obbligo puntare per forza a fare sempre meglio. Vale la pena che tu venga se vuoi spingerti oltre e fare quel salto in più. Parlo di quel tipo di salto che normalmente può richiedere anni da raggiungere da solo o più spesso, da soli, non si raggiunge nemmeno mai.
Mi rendo conto che i miei corsi di Photoshop e di fotografia non sono per tutti. Vengono sia fotografi super professionisti di fama mondiale sia fotografi amatori, ma sono tutti accomunanti da una sete di sapere e di migliorarsi non comune.
Hanno tutti chiaro il fatto che per ottenere risultati non comuni si deve puntare più in alto e fare quello sforzo in più che non tutti sono disposti a fare.
Inoltre i corsi sono un momento impagabile di confronto di qualità sia con me sia con altri appassionati e professionisti, non solo durante il corso, ma anche durante le pause che ci prendiamo durante il pranzo e i coffee break. Negli anni sono nate tante amicizie e collaborazioni di ogni tipo!
Leggi qui un po' delle loro storie, ti aiuteranno a capire se sei finito nel posto giusto:
https://mariannasantoni.com/galleria-allievi-corsi-photoshop-workshop-fotografia
Intanto spero di esserti stata utile e ti auguro Buone Feste!
M.
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