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Se non ci sei stato
almeno una volta nella vita
non puoi considerarti
veramente un fotografo.
In una piccola cittadina della Provenza, già nota a chi ama Van Gogh, si svolge ogni anno da luglio a settembre uno dei maggiori festival della fotografia a livello mondiale.
Il festival della fotografia "Les Rencontres de la Photographie" anche detto “Les rencontres d'Arles” o più semplicemente “Les rencontres".
Questo festival è un po’ come la Mecca per i musulmani.
Se non ci sei stato almeno una volta nella vita non puoi considerarti veramente un fotografo.
Con una programmazione composta essenzialmente di materiale inedito, Les Rencontres d'Arles hanno acquisito nel tempo una sempre maggiore rilevanza internazionale.
Questo festival con oltre mezzo secolo di storia contribuisce ogni estate dal 1970 alla trasmissione e valorizzazione del patrimonio fotografico mondiale, offrendo ogni anno una vera radiografia della creazione fotografica contemporanea e tenendo il passo con i cambiamenti dell'immagine, il rinnovamento degli approcci e l'uso di nuove tecnologie. Ogni anno il festival si propone di decodificare un mondo che cambia perché la fotografia è certamente il mezzo che meglio lo racconta.
Molti dei più prestigiosi fotografi di tutti i tempi hanno partecipato a Les Rencontres d'Arles ed è impressionante l'elenco di coloro che sono giunti alla notorietà grazie alla partecipazione a Les Rencontres d'Arles, confermando l'importanza del festival come trampolino di lancio nella fotografia e nella creatività contemporanee.
Se hai già avuto modo di vivere altri festival della fotografia sono certa che Les Rencontres d'Arles non mancheranno di stupirti per la ricchezza delle mostre, il livello degli autori proposti, l'efficienza organizzativa, la cura espositiva, la qualità delle stampe, la possibilità di incontrare dal vivo autentiche leggende della fotografia, la bellezza della cittadina e molto molto altro.
Da più di 10 anni io mi reco qui in pellegrinaggio ogni anno, insieme ad altri 150.000 visitatori da tutto il mondo.
Cosa veniamo mai a fare in così tanti?
A cercare ispirazione e bellezza.
Quello ad Arles resta uno dei miei viaggi preferiti e l'unico che ripeto ogni anno.
A me da ispirazione, spunti di confronto, crescita, stimoli creativi.
È un modo straordinario e piacevolissimo per entrare a contatto diretto con tanti autori, anche di persona, e costruirsi una discreta cultura fotografica che si sedimenta anno dopo anno.
Ti racconto in questa pagina tutto quello che ho imparato su questo festival sperando che possa permetterti di goderti Les Rencontres al meglio quando deciderai anche tu di visitarle.
Nella foto sopra io, insieme all'amico fotografo Andrea Badoni la nostra prima volta ad Arles insieme nel 2011.
Sia chiaro - non vorrei che il mio entusiasmo ti ingannasse - non andrai matto per ogni singola mostra che vedrai. Anzi, è possibile che alcune mostre potranno lascerarti alquanto perplesso, ma la bellezza di un buon festival è anche questa: permetterti di confrontarti, allargare gli orizzonti, capire ciò che risuona di più o di meno con te e aiutarti anche a trovare uno linguaggio fotografico sempre più personale.
Mi sento però di garantirti che, di certo, scoprirai molti nomi della fotografia che entreranno nella cerchia dei tuoi preferiti e che ogni singolo anno proverai la sensazione che sia valsa la pena esserci.
Il festival de "Les Rencontres d’Arles", chiamato originariamente "Rencontres internationales de la photographie d'Arles" nacque da un’idea del fotografo Lucien Clergue, originario di Arles, che si impegnò tutta la vita affinché alla fotografia venisse riconosciuto uno statuto artistico.
Nel progetto coinvolse lo scrittore Michel Tournier e lo storico Jean-Maurice Rouquette, conservatore al Musée Arles Antique. Sono tutti e tre scomparsi negli ultimi anni.
All'epoca, la fotografia era considerata una forma d'arte "minore".
Il festival di Arles ha contribuito in larga misura al suo riconoscimento istituzionale e da semplice incontro tra appassionati di fotografia è diventata, nel corso degli anni, il più grande evento europeo sulla fotografia e uno dei festival di fotografia più importanti al mondo.
«La prima edizione si tenne nel 1970 nel salone d’onore del municipio nel caldo soffocante di una sera di luglio. Gli organizzatori temevano che sarebbe stato un fallimento totale. Invece, a partire dalle ore 21:00 la folla invase la sala e occupò la scalinata e la hall d’ingresso», racconta Hervé Schiavetti, sindaco di Arles e vicepresidente della rassegna.
Il festival della fotografia Les Rencontres d'Arles si svolge ogni anno ad Arles, da luglio a settembre.
In un'atmosfera informale dal tocco bohemien, ma molto ben organizzata, vengono allestite ogni anno più di quaranta mostre in vari siti d'eccezione della cittadina.
Ogni anno viene scelto un tema nuovo e un diverso direttore artistico.
Il programma del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles trae la sua ricchezza dalla molteplicità dei punti di vista di fotografi e curatori di diversa provenienza. A volte agli artisti viene affidata una parte del programma, come nel caso di Martin Parr, Raymond Depardon, Nan Goldin o dello stilista di Arles Christian Lacroix. Altre volte, attraverso il gioco della scomposizione, la fotografia entra in risonanza con il cinema, la musica o l'architettura. Anno dopo anno, il festival si propone di decifrare un mondo che cambia, attraverso gli occhi dei fotografi che lo raccontano meglio.
Le mostre sono in gran parte inedite. Anche quando vengono messi in mostra grandi autori ben noti, è spesso possibile ammirare pezzi mai esposti prima.
La maggior parte dei festival fotografici italiani, europei e mondiali attingono ogni anno proprio dalle proposte di Arles la scelta degli autori da mettere in mostra all'interno dei propri programmi. Per questa ragione, dopo aver visitato il festival, ti capiterà di ritrovare ancora e ancora, in tanti altri festival, molte delle mostre lanciate quello stesso anno ad Arles.
Di fatto in questo festival si ha modo di ammirare la fotografia al suo stato dell’arte grazie alla cura organizzativa che si riscontra su ogni più piccolo aspetto.
Le foto in mostra attraversano tutti i generi: dalla fotografia documentaria allo still life, dal fotogiornalismo alla fotografia scientifica, dalla fotografia storica alla fotografia di moda, dalla ritrattistica ai progetti più concettuali e molto altro.
Il momento clou del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles è la famosa settimana inaugurale durante la quale l’intero mondo della fotografia si ritrova in questa cittadina provenzale per celebrare questa arte attraverso vecchi e nuovi autori messi in mostra attraverso oltre 40 diverse mostre. Dopo la settimana inaugurale le mostre rimangono visitabili per tutta l'estate fino a settembre.
Ad animare il festival della fotografia Les Rencontres d'Arles, oltre alle esposizioni fotografiche, durante la settimana inaugurale c’è un susseguirsi continuo di eventi da mattina a notte: le letture portfolio, i premi fotografici, le visite guidate delle mostre presentate dagli autori stessi, i convegni, le serate di proiezioni al Teatro Antico, la serata dell’anno con le proiezioni ai magazzini elettrici e la discoteca oltre a tutti gli eventi collaterali non ufficiali che si affiancano al festival tra festival paralleli, mini eventi e mille iniziative personali di fotografi, editori e galleristi da tutto il mondo... oltre a decide di feste private alle quali imbucarsi ;-)
Il centro storico di Arles è del tutto a misura d'uomo ed è facile perdersi tra vie, colori e luci provenzali.
Questa cittadina offre a "Les Rencontres" il respiro necessario per sfruttare i tanti spazi espositivi dislocandoli in un raggio di circa 2-3 Kmq, completamente percorribile a piedi e quasi esclusivamente pedonale.
Le mostre sono spesso realizzate in collaborazione con musei e istituzioni francesi e straniere e sono ospitate nei luoghi più disparati: cappelle, chiostri del XII secolo, edifici industriali del XIX secolo, vecchie fabbriche dismesse, parchi all'aperto e perfino nel sottotetto di un supermercato.
Alcuni degli edifici che ospitano le mostre sono utilizzati ogni anno esclusivamente per questo scopo e, di festival in festival, vengono completamente riconcepiti e allestiti da zero ripensando gli spazi, le proporzioni, i colori e adattandoli il più possibile agli autori e alle opere d’arte ospitate.
A partire dal 2017 il festival della fotografia Les Rencontres d'Arles si è progressivamente iniziato a spostare verso una dimensione sempre più museale con l’inaugurazione di nuovi spazi completamente ristrutturati e perfino nuovi edifici, costrutiti dalle fondamenta, per accogliere al meglio un festival che ogni anno riesce a rinnovarsi e ad alzare ulteriormente il suo livello.
Negli ultimi anni, il festival ha sviluppato anche collaborazioni regionali con le mostre Grand Arles Express (Aix, Avignone, Le Puy-Sainte-Réparade, Marsiglia, Nîmes, Saint-Rémy-de-Provence).
I Rencontres d'Arles vengono esportati anche attraverso iniziative realizzate all'estero, in particolare a Xiamen, in Cina, dove dal 2015 si tiene a novembre il Jimei x Arles International Photo Festival.
PLACE DE LA RÉPUBLIQUE
È il cuore del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles.
Qui trovi alcune delle mostre più importanti del festival e la biglietteria principale.
Se vuoi fare meno file ti consiglio di acquistare i biglietti on line oppure in Rue du Dr Fanton, 34.
In mezzo alla piazza c’è un alto obelisco egizio costruito in granito che si pensa si trovasse al centro del Cirque Romain d'Arles (il più grande edificio romano della città, costruito nel 149, da non confondere con l'arena). Pare venne poi spostato in questa posizione da Luigi XIV, alla ricerca di un simbolo che potesse rappresentarlo.
IL CHIOSTRO DI SAINT TROPHIME
Dalla Place de la République si può accedere ad un cortile adiacente che permette di visitare diverse mostre e il chiostro di Saint Trophime. All’interno del chiostro sono diverse le sculture romaniche e gotiche presenti, tutte ricavate dalla pietra.
Nel chiostro si può salire anche al piano superiore dove un terrazzo che corre sui quattro lati della piazzetta dà accesso anche ad altre mostre.
ÉGLISE DES TRINITAIRES
È uno degli spazi espositivi più belli del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles.
È una chiesa, oggi sconsacrata, costruita nel 1630 a ridosso di un convento costruito dalla Congrégation des Trinitaires (Congregazione dei Trinitari) nel 1199.
36 rue de la République, 13200 Arles
ESPACE VAN GOGH
Un luogo incantevole inondato di fiori e colori. Ospita moltissime mostre del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles e può richiedere un'intera giornata.
Costruito nel XVI e XVII secolo, il vasto quadrilatero dell'Hôtel-Dieu si inserisce in un duplice contesto: un periodo di prosperità e modernizzazione della città da un lato, e una tradizione ospedaliera locale dall'altro.
L'ospedale ricevette un ospite degno di nota: Vincent Van Gogh, che lo rappresentò in diversi dipinti.
18 Place Félix-Rey, 13200 Arles
PLACE DU FORUM
È uno dei luoghi più simbolici di Arles, una piazzetta tipica, coloratissima e piena di vita a qualsiasi ora del giorno. Ci sono alti platani e molti caffè e ristoranti.
Durante la settimana inaugurale del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles non è difficile vedere ai tavoli fotografi famosissimi che chiaccherano tra loro o guardano il portfolio di giovani fotografi (coraggiosi).
È in questa piazza che Vincent van Gogh ha dipinto uno dei suoi quadri più famosi: "Le cafe la nuit" (Il caffè la notte), anche conosciuto come "Terrasse du café le soir, Place du Forum, Arles" (Terrazza del caffè la sera). Quello stesso caffè è ancora lì e, a parte il selciato, ha conservato intatto il suo aspetto con tanto di tende gialle.
In questa piazza non perderti la visita dell'Hotel Le Nord-Pinus: uno degli hotel più storici e più belli di Arles, meravigliosamente conservato. Ospita a sua volta opere fotografiche di autori che sono stati ospiti dell'hotel durante il festival.
Christian Lacroix scriveva di questo hotel "L'Hotel Nord Pinus appartiene alla memoria di ogni arlesiano .... Per me, quando ero bambino, era il tempio della quintessenza delle vacanza estive, dell'alta società e, naturalmente, della corrida. Partendo dalla Place du Forum, ma senza mai lasciarla, era come come un viaggio di scoperta e di avventura verso Parigi, la Spagna, il mondo. Immagini di Lucia Bose e di Dominguin in abito bianco e oro, oppure di Cocteau e Picasso in mantelli neri."
In un’area centrale, sotto gli alberi, si trova la statua che ritrae Frédéric Mistral, il poeta francese insignito del premio Nobel nel 1904.
RUE DU DR FANTON
Sentirai spesso nominare questa strada ogni qualvolta chiederai informazioni.
È il quartier generale del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles.
È qui che puoi acquistare i biglietti del festival, ascoltare all'aperto molti dei principali convegni, prendere parte agli appuntamenti in cui gli autori firmano libri e, se sei giornalista, è qui che ti viene consegnato il pass e il press release del festival.
Quando vai in questa zona approfitta per visitare la mostra a l'Église Des Frères Prêcheurs.
Lungo la via di Rue du Dr Fanton puoi gustarti anche una fresca limonata spremuta al momento e il miglior gelato artigianale della città.
ÉGLISE DES FRÈRES PRÊCHEURS
L'Église Des Frères Prêcheurs (La Chiesa dei Frati Predicatori) è uno dei luoghi più suggestivi in assoluto del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles.
Un'antica chiesa ormai scontacrata, in stile gotico, costruita alla fine del XV secolo che espota alcune tra le mostre più belle del festival.
Tra le più famose quella di Peter Lindberg, di Martin Parr e di Michael Wolf.
CROISIÈRE
La Croisière è un luogo delizioso, molto hippie e colorato, dove puoi trovare belle esposizioni, ma anche buon cibo, bevande fresche e serate danzanti.
È anche un punto d'incontro per gli abitanti di Arles e i visitatori della città, un crocevia situato all'angolo tra i viali Emile-Combes e Victor-Hugo.
65 boulevard Emile Combes, 13200 ARLES
LE PARC DES ATELIERS
È un complesso molto grande e la visita di tutti gli spazi e mostre richiede più di un giorno.
Il complesso del Parc des Ateliers comprende torre de l'Atelier LUMA e le ex officine SNCF di Arles, chiuse nel 1984 e oggi sede di Luma Arles.
Il parco-giardino progettato da Bas Smets e comprende un laghetto e oltre 500 alberi.
Gli edifici industriali delle ex officine SNCF sono stati convertiti in spazi espositivi e laboratori e vengono utilizzati per mostre, presentazioni, installazioni, performance dal vivo, residenze per artisti e studi.
ATELIER LUMA
La torre metallica progettata da Frank Gehry nel 2017 all'interno del Parc des Ateliers di Arles ospita spazi espositivi, archivi, una biblioteca, uffici, sale per seminari e un caffè-ristorante.
È un laboratorio concepito come un luogo di ricerca, creazione e condivisione del sapere.
Ospita una rete multidisciplinare: designer, artisti, biologi, ingegneri, agricoltori, filosofi, sociologi e attivisti lavorano insieme per rispondere alle sfide della transizione nel nostro territorio. Come laboratorio sperimentale locale, l'Atelier LUMA è coinvolto in reti e iniziative di scambio di conoscenze in tutto il mondo.
La visita è gratuita, ma va prenotata attraverso il sito ufficiale: www.luma.org
Atelier LUMA
Parc des Ateliers,
53 chemin des Minimes,
13200 Arles, France
MUSÉE RÉATTU
Sospeso sull'ansa del Rodano è uno degli edifici più belli di Arles.
Anticamente Gran Priorato dell'Ordine di Malta e dimora del pittore arlesiano Jacques Réattu oggi Musée Réattu, votato principalmente all'arte contemporanea ospita una collezione di disegni di Picasso e una parte dell'opera del pittore arlesiano Jacques Réattu.
Le mostre de Les Recontres ospitate in questo spazio sono particolarmente suggestive.
Si trova a Nord della cittadina. Considera una salita a piedi e evita le ore più calde.
Una volta dentro ricorda di affacciarti dalle finestre per goderti anche la vista del Rodano dall'alto.
10 Rue du Grand Prieuré, 13200 Arles
Chiuso il lunedì.
LE JARDIN D'ÉTÉ
Il giardino estivo di Arles si estende su oltre 10.000 m² con due fontane, un parco giochi e numerosi alberi da ombra e aiuole.
Si trova nella parte orientale della città, ai margini del Boulevard des Lices, a Sud della Montée Vauban e del théâtre Antique.
Fiancheggiano tutto il parco le antiche mura cittadine che sono rimaste intatte e sono ancora visibili. Attualmente separano il centro storico dalle strade trafficate e, anche per questo motivo, sotto le mura si trovano numerosi parcheggi. Di tanto in tanto un varco pedonale permette di raggiungere il centro storico attraverso una scalinata.
Negli ultimi anni è divetanto anche questo parco un luogo di esposizione delle mostre di Arles.
Il primo giardino fu allestito contro il bastione medievale nel 1840. Vent'anni dopo, l'architetto Auguste Véran propose di estenderla fino alla Torre Roland e all'antico teatro, per valorizzare il sito recentemente bonificato.
LIBRAIRIE ACTES SUD
La libreria Actes Sud è una libreria storica di Arles grande, insolita e accogliente. Actes Sud è anche editore di molte pubblicazioni legate al festival della fotografia Les Rencontres d'Arles di Arles e non solo.
Durante tutto l'anno e in particolare durante la settimana inaugurale del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles ospita numerosi eventi durante, mostre, concerti, incontri, conferenze, letture, laboratori.
All'interno c'è anche un cinema, un ristorante e perfino un hammam.
47 Rue Du Docteur Fanton
13200 ARLES
PERDERSI PER LE VIE DI ARLES
Nella moltitudine di eventi e mostre - ufficiali e non ufficiali - è praticamente impossibile avere tutto sotto controllo e il bello è proprio questo.
Uno dei modi più belli per godersi il festival della fotografia Les Rencontres d'Arles, è proprio quello di perdersi per quelle stradine provenzali e farsi sorprendere dal caso. Oltre a vari festival paralleli a quello di Arles che ogni anno vengono organizzati nello stesso periodo ci sono centinaia di mostre per strada e in molti edifici sparsi per la città autoprodotte da tanti fotografi indipendenti provenienti da tutto il mondo.
LA PASSEGGIATA LUNGO IL RODANO
È una bella passeggiata da fare lungo gli argini del fiume, soprattutto al tramonto.
La passeggiata sul lungofiume si sviluppa su due livelli: uno rialzato dal quale si può godere in maniera migliore del panorama circostante e uno ribassato, quasi al livello della sponda del fiume.
È celebre per aver ispirato i dipinti di Van Gogh.
ABBAYE DE MONTMAJOUR
Si trova a 5,7 km da Arles ed è quindi defilata rispetto alle altre mostre, ma merita il viaggio. L'organizzazione del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles mette a disposizione una navetta gratuita per arrivarci (chiedi informazioni a Rue du Dr Fanton, 34).
L'abbazia di Montmajour fu fondata nel 948 dai monaci benedettini. I monaci lo gestirono fino al XII secolo. Dopo varie destinazioni d'uso, nel XVII secolo è stata riportata a nuova vita dalla congregazione di Saint-Maur.
Route de Fontvieille, 13200 Arles
LE POINT
Le Point è una nota rivista francese che da molti anni, in partenariato con il festival della fotografia Les Rencontres d'Arles, realizza un numero speciale interamente dedicato a Les Recontres d'Arles.
Lo si può trovare in omaggio in molti degli spazi espositivi del festival e nel quartier generale di Rue du Dr Fanton, 34.
QUANDO SI SVOLGE LA SETTIMANA INAUGURALE DEL FESTIVAL LES RENCONTRES D'ARLES
La settimana inaugurale del festival LES RENCONTRES D'ARLES si svolge ogni anno nella prima settimana di luglio.
LE SERATE ALL'ANFITEATRO ANTICO
Queste serate si svolgono al Théatre Antique (o teatro antico), a pochi passi dalla famosa arena di Arles.
Sono serate all'aperto dedicate alla fotografia, ai premi annuali e ad autori di rilievo spesso accompagnate da musica dal vivo o veri e propri concerti.
Ti godrai proiezioni fotografiche su uno schermo gigante, di qualità video e audio altissima.
Le serate al Théatre Antique sono a pagamento, ma godersi serate così ricche all'interno di un teatro così antico non ha prezzo.
Solo due consigli: prenota i biglietti per tempo attraverso il sito e porta con te un piccolo cuscino... le serate sono lunghe e le sedute, per così dire, "antiche".
Quando sarai lì a goderti la serata butta l'occhio alla destra del palcoscenico: ci sono alcuni blocchi di pietra spezzati che segnano ancora quello che era l’ingresso principale e riprende le forme dell’arena. Il teatro antico venne costruito circa un secolo prima rispetto all'arena, ma dopo che Arles venne lasciata dai romani, venne impiegato come cava per la costruzione delle chiese cittadine per questa ragione si trova in uno stato conservativo di gran lunga peggiore rispetto all'arena.
Su di un lato del Teatro Antico trovi la “Tour Roland”, una torre antica che dà l’indicazione dell’altezza che veniva raggiunta dai posti a sedere più in alto.
LE VISITE GUIDATE CON AUTORI E CURATORI
Ogni anno, durante la settimana inaugurale, hai l'opportunità di visitare ogni mostra insieme all'autore stesso. Ti troverai inondato di aneddoti, spiegazioni e racconti che renderanno ancora più bello comprendere affondo l'autore e il suo linguaggio fotografico.
Un'opportunità più unica che rara e, anche solo per questo, vale la pena essere ad Arles per la settimana inaugurale.
LA NUIT DE L’ANNÉE DES RENCONTRES D’ARLES
Da 16 anni, la Notte dell'Anno dei Rencontres d'Arles offre una passeggiata fotografica attraverso una quarantina di proposte proiettate in loop su diversi schermi molto grandi disposti nelle aree industriali dismesse delle cartiere Etienne dall’altra parte del fiume Rodano.
Gli autori proiettati sono alcuni tra i preferiti del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles.
Former Papeteries Etienne, Quai de la Gabelle, 13200 Arles
LES SIGNATURES
Tra gli eventi della settimana inaugurale ci sono gli appuntamenti con gli autori che firmano la tua copia dei loro libri. Puoi anche chiederti di dedicartela. Puoi acquistare i libri da autografare nelle diverse librerie di Arles o portarli da casa.
Negli anni ho accumulato una collezione di libri autografati che 20 anni fa non avrei nemmeno saputo immaginare. Ne vado fiera e sono i miei talismani. Quando mi sento scarica di ispirazione e bellezza torno a sfogliarli e trovo sempre lo spunto per ripartire più carica di prima.
LE LETTURE PORTFOLIO
È uno degli appuntamenti clou del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles: migliaia di persone che arrivano da tutto il mondo per farsi leggere il portfolio da editor di riviste importanti e fotografi famosi.
Bisogna prenotarsi per tempo dal sito. Puoi anche decidere di far leggere lo stesso portfolio a più persone (te lo consiglio).
È un servizio a pagamento, ma ne vale certamente la pena. L'unico consiglio che ti do è di scegliere referenti che siano vicini al tuo genere altrimenti rischi di trovarti di fronte una persona smarrita che, giustamente, non saprà cosa dirti.
I migliori progetti che vengono selezionati dalle letture portfolio vengono esposti l'anno seguente durante il festival Les Rencontres d'Arles.
I MURI PER LE VIE DI ARLES
Ogni anno, durante la settimana inaugurale del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles, cetinaia di fotografi affigono "abusivamente" le loro opere fotografiche riempiendo i muri di vita e di arte.
È il festival di Arles che ogni si aggrappa perfino ai muri della città costringedola ad una specie di mutazione genetica.
Quando giri per le vie della città ricorda di alzare lo sguardo perchè ogni giorno noterai sempre più foto appene in ogni angolo della città. È spettacolare.
Se vuoi unirti a questo fenomeno, attrezzati di adesivi o stampe e colla prima di partire per Arles ;-).
La limonata fresca in Rue du Dr Fanton.
Sfogliare i libri inchiodati ai tavoli al Monoprix, al Cosmos e ovunque li trovi.
Farmi fare una foto con banco ottico su lastra da uno dei fotografi ambulanti in giro per Arles.
Fare il bagno nella fontana di Arles l'ultima notte.
Saltare al collo agli amici che incontro per strada.
Farmi foto come una vera groupie insieme a qualsiasi fotografo famoso incontri per strada.
Il gelato artigianale in Rue du Dr Fanton.
Indossare un cappello provenzale.
Imbucarmi ad almeno una festa (ho impiegato anni per avere gli agganci giusti e sapere dove si tengono... ).
Riportare a casa almeno 3 libri autografati.
Convincere i miei amici di viaggio a fare yoga con me la mattina "perchè fa bene" 🙈
Mangiare una bella gallette per le vie di Arles.
Intasare il telefono con miliardi di foto e video ricordo.
Fare il pieno di carburante in Francia prima di rientrare in Italia ;-).
LA APP DE LES RENCONTRES D’ARLES
Più che in valigia dovrai averla sul cellulare, ma la sostanza non cambia: sarà la tua migliore amica per tutta la settimana!
Inaugurata nel 2018, negli ultimi anni ha quasi del tutto sostituito la leggendaria mappa cartacea della città che veniva fornita da sempre insieme ai biglietti delle mostre come unica guida per orientarsi tra le decine di mostre, convegni ed eventi di ogni tipo.
La App del festival della fotografia Les Rencontres d'Arles funziona molto bene. Scaricala prima di partire per la Francia in modo da organizzare al meglio la tua settimana.
LA MAPPA CARTACEA DE LES RENCONTRES D’ARLES
È molto utile per orientarsi velocemente in città ed è anche un bel ricordo.
SCARPE COMODE E VESTIARIO A CIPOLLA
Ci sarà tanto da camminare. Ti consiglio di portarne 2 o 3 paia da alternare. Io mi porto ogni anno anche i compeed.
Porta anche un paio di scarpe chiuse.
Ti consiglio vestiti comodi e leggeri per il giorno e qualcosa per coprirti la sera perchè in genere fa fresco. Inoltre tanti spazi espositivi sono ormati attrezzati con l'aria condizionata.
In generale considera che, a seconda delle annate,puoi trovare ad Arles il caldo come una fornace fino ad un fresco da piumino in certe rare sere un po' burrascose.
UNA FOTOCAMERA
Di mostra in mostra ti troverai probabilmente così ispirato e galvanizzato da voler fotografare a tua volta qualsiasi cosa. Inoltre è molto probabile che tu abbia l'opportunità di incontrare alcuni dei tuoi fotografi preferiti.
Ci saranno diversi pretesti per fare foto e, per alcune, sono certa che desidererai avere qualcosa di più del tuo cellulare.
UNA BATTERIA DI RISERVA PER IL CELLULARE
Tra il caldo, l'uso intenso della App, le foto, i video e le condivisioni sui social ti troverai probabilmente a metà giornata senza batteria.
Considera di portare con te una batteria di riserva e tanto spazio libero sull tuo smartphone.
UNA SCHEDA TELEFONICA LOCALE
Se hai intenzione di fare un uso intenso della App o di condividere un po' dei tuoi momenti più speciali sui social ti consiglio di acquistare una scheda telefonica locale con solo traffico Internet per essere più libero e spendere molto meno.
Acquista on line il biglietto che ti da accesso a tutte le mostre de Les Rencontres d'Arles.
Prenota le serate all'anfiteatro. Se aspetterai di essere su i biglietti saranno probabilmente finiti.
Scarica la App de Les Rencontres d'Arles e dai un'occhiata a tutto il programma. Segna in agenda gli autori, le mostre e gli incontri che ti interessano di più.
Potrai sempre decidere di improvvisare al momento perdendoti piacevolemente per le vie di Arles, ma se non dai almeno un'occhiata all'intero programma prima di partire e prendi nota degli appuntamenti cui tieni particolarmente. Una volta arrivato ad Arles l'overdose di foto ed eventi sarà troppo alta e rischierai di distrarti perfino dalle cose cui tenevi di più.
Tanto per dirtene una: nel 2017 ho rischiato di perdermi l'incontro di persona con la leggendaria Annie Leibovitz!
Nel 2021, per non aver letto tutto il programma, mi sono persa l'ultimo incontro di Sabine Weiss pochi mesi prima che morisse.
BIGLIETTI PER LE MOSTRE
È possibile acquistare il biglietto per l’ingresso nella singola mostra, altrimenti nella biglietteria on line o in quella fisica in Place de la République si acquista il biglietto combinato per visitare tutte le mostre.
Per goderti il festival ti conviene fermarti per qualche giorno: considera che l'intera settimana inaugurale non è sufficiente a vedere tutte le mostre.
È possibile acquistare diverse tipologie di biglietti dal sito ufficiale.
BIGLIETTI PER LE SERATE AL TEATRO ANTICO
Qui info e biglietti per le "Photography Nights":
https://billetterie.rencontres-arles.com/prestation/Nuits_de_la_Photographie.html?process=1
DOVE DORMIRE AD ARLES
Si potrebbe dire che ad Arles nessun posto è migliore di un altro per dormire perché le mostre sono ben distribuite in tutta la cittadina.
Chiaramente il centro storico di Arles è il posto più esclusivo e pittoresco per trovare un alloggio. Per lo stesso motivo è anche il più costoso.
In ogni caso la settimana inaugurale del festival attira da sempre moltissimi visitatori e per questo ti consiglio di prenotare con tanti mesi di anticipo.
DOVE MANGIARE AD ARLES
Troverai bar e ristorantini ovunque. Le zone però forse più tipiche sono due.
La Place Du Forum è molto suggestiva per la sua storicità e posizione.
Per gustare cibo di qualità mediamente più alta ti consiglio invece di spostarti nel quartiere de La Roquette, assaporerai tutta l'atmosfera provenzale, a metà fra cultura francese, spagnola e gitana.
Se puoi non perderti almeno una colazione gustando le squisitezze locali offerte dai panifici locali, le boulangeries.
PARCHEGGI GRATUITI AD ARLES
Si trovano nell'area vicina alla stazione del treno e nella zona residenziale fuori dal centro storico tra Le Parc des Ateliers e il Rodano.
BAGNI PUBBLICI AD ARLES
Si trovano a Place de la République e sono liberi.
Arles è una delle più belle città di tutta la Francia meridionale.
È una cittadina provenzale di oltre 50.000 abitanti, di dominio romano, attraversata da uno dei fiumi più importanti d’Europa: il Rodano.
Nata come insediamento celtico divenne la capitale romana della Gallia, della Bretagna e della Spagna, sopravvivendo alla fine dell’impero romano.
Nel 1981 i monumenti romani e romanici della città sono stati iscritti nell'elenco dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità dell'UNESCO.
Oltre a Les Rencontres d'Arles, tra i maggiori catalizzatori di turismo in questa cittadina ci sono gli amanti di Vincent van Gogh che ha realizzato qui molti dei suoi dipinti più celebri e la festa de la Féria (Festa) di Pasqua, una delle massime espressioni della tauromachia francese, che si tiene ogni anno ad Arles all'inizio della primavera, solitamente ad aprile, e attira oltre 500.000 visitatori. Per 4 giorni, tutta la città si anima e vibra al ritmo degli spettacoli con i tori e le serate indiavolate. Per gli "aficionados" sono in programma les le corridas e les courses camarguaises, le corride prime sono quelle in stile spagnolo universalmente conosciute: da queste solitamente l’animale ne esce morto, le seconde invece sono considerate la corsa tipica della Camargue (le cosiddette tauromachie) nelle quali c’è un ‘combattimento’ tra uomo e toro che viene considerato "non violento" e dalla quale il toro esce intatto... anche se decisamente turbato e spaesato. Durante questa festa le strade di Arles accolgono ogni giorno degli spettacoli equestri, animazioni musicali, "bandidos" e "abrivados", ovvero momenti durante i quali i tori sono accompagnati dai pascoli fino alle arene e viceversa, sotto il controllo di guardiani in costume e a cavallo.
La cittadina di Arles e la sua gente sono state per secoli fonti di ispirazione per letterati, musicisti e pittori.
L'Arlesiana è anche il titolo di due celebri dipinti di Vincent van Gogh (il primo del 1888 e il secondo del 1890), che qui visse dal febbraio del 1888 al maggio 1889 e vi dipinse, oltre che ai citati quadri, alcuni dei suoi maggiori capolavori tra cui i celeberrimi "Girasoli", "La camera di Vincent ad Arles", “La sedia”, “Il café la nuit” e tanti tanti altri.
Fu proprio ad Arles che Van Gogh in occasione di una lite con Paul Gauguin fece il famoso gesto di tagliarsi il lobo dell'orecchio.
L'Arlésienne (L'Arlesiana) è il titolo di un racconto di Alphonse Daudet che ispirò un dramma musicale in tre atti composto da Georges Bizet, mentre l'opera lirica L'Arlesiana, sempre tratta dal racconto di Daudet in una rielaborazione di Leopoldo Marenco, fu musicata da Francesco Cilea.
La città di Arles è anche citata in diverse sue opere di Michel Tournier, tra i fondatori di questo festival.
la tauromachie, ovvero le courses camarguaises, nelle quali c’è un ‘combattimento’ tra uomo e toro non violento e dalla quale il toro esce intatto;
L'ARENA DI ARLES
È un piccolo Colosseo in miniatura e il monumento più importante di Arles.
Les Arènes venne costruita alla fine del I secolo e all’epoca rappresentava l’edificio romano più grande di tutta la Gallia (136 metri di lunghezza per 107 metri di larghezza). Ospitava 30.000 spettatori.
Attualmente all’interno dell’arena vengono fatti spettacoli, concerti o, purtroppo, corride.
Gli esterni sono molto suggestivi, ma gli interni non lo sono altrettanto e varrebbe la pena visitarli solo durante gli spettacoli, preferibilmente non durante una corrida.
La piazza dell’arena è piuttosto suggestiva, non solo per le facciate tipiche provenzali e i negozietti, ma anche perché tutte le case intorno a quest’antica costruzione seguono la sua forma.
Nella foto, da sinistra, Fulvio Bugani e Eolo Perfido, entrambi Leica Ambassadors, in un momento conviviale con Marianna Santoni.
Io, eterna studentessa,
perché la materia di studio
parrebbe essere infinita.
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Commenti
Ciao Marianna, la tua guida per Arles è veramente super!!
Sono anni che medito di andare, ma poi non riesco a organizzarmi.
Sono di Venezia e ho seguito un workshop di Rencontres d. A. a San Sarvolo (Oliviero Toscani).
Ormai la settimana inaugurale è finita ma se hai qualche chicca da segnalare a un veneziano i tuoi coinsigli saranno graditissimi.
Grazie ancora! Paolo
Ciao Marianna
Grazie per avermi messo a conoscenza di un evento che non conoscevo e che ora sto cercando di infilare nella mie ferie d'agosto o di settembre nella speranza che ne valga comunque la pena nonostante, da quello che ho capito, gli eventi più importanti si terranno nella prima settimana.
Purtroppo da sociopatico ho bisogno di non sgomitare per vedere un posto o di stare in fila ore per fare la foto a uno dei tanti scenari dipinti da Van Gogh.
Parentesi: foto più Van Gogh... potrei anche fermarmi ad Arles e chiedere la residenza... tanto ormai lavoro in da casa.
Complimenti a parte qualche domanda di natura pratica se posso...
Non è collegato (via aerea) direttamente dall'Italia, nello specifico da Roma, quindi penso di passare per Marsiglia e poi treno/pulman per Arles.
Hai un'altra via da suggerirmi possibilmente che non preveda l'uso dell'auto a noleggio (a meno che tu non la ritenga necessaria per girare il posto)?
Ho visto che ci sono 2 tipi di biglietto:
Day Pass e All Exhibitions Pass.
Nonostante il mio scarso inglese sono abbastanza certo che il primo sia giornaliero, il secondo però non ho capito se è un giornaliero aperto (quindi sempre per un unico giorno ma senza l'obbligo di specificare nel biglietto la data) o è un abbonamento per l'intera durata della manifestazione (cosa che farebbe al caso mio visto che vorrei passare più qualche giorno ad Arles).
Grazie in anticipo in caso di eventuali risposte tue o di chi segue il blog, fonte inesauribile di stimoli creativi.
Ciao Roberto,
grazie per seguire il blog con interesse.
per quanto riguarda le tue domande mi hanno detto che lo spostamento più diretto dall'Italia ad Arles puoi farlo con un bus notturno che parte la sera dalla stazione Tiburtina e arriva al mattina alle 8:00 a Marsiglia. È con la FLIX BUS e costa circa 50 Euro (prima prenoti meno spendi). Puoi disdire fino a due ore prima e ottieni un voucher che non ti fa perdere i soldi. Poi da Marsiglia puoi raggiungere Arles sia in treno sia in bus con una flessibilità estrema di orari. Non è una soluzione "comoda", ma certamente è economica.
Per quanto riguarda il tuo dubbio sui biglietti... beh... in effetti ho riguardato il sito e non sono per niente chiare le spiegazioni. Ti consiglio semmai di recarti alle biglietterie quando sei lì in modo da farti spiegare tutto.
In generale diciame che gli altri anni c'erano diverse tipologie di biglietti che si distinguevano più o meno in questo modo:
- un biglietto che dura un solo giorno e ti da accesso a tutte le mostre, ma puoi entrare una sola volta;
- un biglietto che dura tutta la stagione e ti da accesso a tutte le mostre, ma puoi entrare una sola volta;
- un biglietto che dura solo la settimana inaugurale e ti da accesso a tutte le mostre, ma puoi entrare una sola volta.
Per ora non so dirti molto altro perchè onestamente la differenziazione per come è spiegata sul sito quest'anno non è affatto chiara.
Spero comunque di esserti stata utile.
Ti mando un caro saluto.
M.
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