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In questa pagina trovi il testo integrale dell'intervista pubblicata dal quotidiano "la Repubblica" il 19 agosto 2020 in qualità di EIZO® Ambassador.
Abbiamo fatto alcune domande sul mondo del colore a Marianna Santoni, fotografa e consulente, un’autorità nel campo delle immagini digitali e tra gli esperti al mondo con il maggior numero di riconoscimenti ufficiali ricevuti dai migliori brand del settore.
Le abbiamo chiesto cosa ne pensa del colore e di come i colori hanno influenza sulle nostre vite.
“Per millenni, il solo colore usato dall’uomo è stato il rosso. Gli antichi greci non distinguevano il verde dal giallo e usavano sostanzialmente una sola parola per definirli entrambi. Perfino Omero descriveva il mare con il colore del vino.
Le lingue antiche infatti non avevano una parola per il blu - non il greco, non il cinese, non il giapponese e nemmeno l’ebraico. In ogni cultura nuove parole per definire i colori sono nate non appena un certo colore diventava importante.
Per questo la sola civiltà dell’antichità ad avere una parola per il blu è stata quella egizia, l’unica in grado di produrne la tintura.
La ricerca dell’uomo verso una gestione sempre più evoluta e raffinata del colore non si è mai fermata, anche se indubbiamente sia riuscito a realizzare opere d’arte senza tempo anche con tecniche relativamente limitate.
L’avvento della produzione industriale ha dato un’enorme spinta alla scienza del colore così come alla capacità e possibilità di riprodurlo.
Foto fine art di Marianna Santoni che ritrae la modella Faustė Juškaitė.
Questo ha aumentato gradualmente l’importanza che i colori ricoprono nelle nostre vite aiutandoci ad esprimere in modo sempre più sofisticato emozioni, valori, simboli e messaggi.
Studi di marketing hanno dimostrato che è sufficiente verniciare una matita di giallo affinché venga percepita come migliore, così come utilizzare il blu nell’arredamento di un ufficio reclami possa ridurre del 45% le richieste di risarcimento.
Oggi grazie alle nuove tecnologie siamo in grado di riprodurre qualsiasi colore, eppure basta comparare la stessa immagine su due o più smartphone per accorgersi di quanto i colori di una stessa foto appaiano diversi.
Foto di beauty di Marianna Santoni che ritrae la modella Giorgia Malandra.
Qualsiasi professionista lavori con le immagini prima o poi arriva a chiedersi “Perché l’immagine stampata ha colori diversi da quella che vedo sul monitor?”. Anche a chi non lavora con le immagini sarà capitato l’imprevisto di vedersi recapitare un oggetto ordinato on line dai colori diversi rispetto a quelli che aveva visto sul proprio schermo.
L’errata gestione del colore crea a chiunque diversi problemi e questo mi ha spinta negli anni ad approfondire sempre di più il tema portandomi a studiare quale fosse il giusto approccio per insegnare a professionisti e aziende a risolvere, una volta per tutte, i problemi correlati alla resa del colore.
È grazie al mio metodo di lavoro sulle immagini che sono stata invitata a parlare pochi mesi fa all’università de La Sorbona a Parigi per conto di Canson® nell’ambito del CIC - Color Imaging Conference, la convention più importante al mondo sul colore applicato alle immagini digitali.
Foto: © Ivan Sarfatti
Marianna Santoni tiene una lezione a la Sorbonne Université a Parigi nel 2019 nell’ambito del CIC (Color Imaging Conference) la convention più importante al mondo sul colore applicato alle immagini digitali.
Una delle cause più frequenti alla base di molti dei problemi cromatici che mi vengono sottoposti è l’utilizzo di monitor inadeguati. Io stessa ricordo bene l’impatto positivo che ha avuto sul mio lavoro passare ad un monitor calibrato di fascia più alta.
Da anni ormai lavoro con EIZO®. Fin dagli inizi della mia carriera era il solo marchio di riferimento di cui avessi sentito parlare da chiunque volesse “il meglio” e ancora oggi è così.
Ricordo che quando lo accesi per la prima volta iniziai a guardare alcune delle mie fotografie preferite e mi resi conto di quanto i monitor precedenti mi avessero resa “cieca” di fronte ad alcuni colori... un po’ come gli antichi greci.
È solo con monitor di questo tipo, calibrati e di fascia alta, che è possibile avere un riscontro fedele dei colori di un’immagine, comprenderne la nitidezza e prevederne in modo accurato la resa in stampa su qualsiasi tipo di superficie".
Foto: © Claudia Melchiorri.
Marianna Santoni durante uno dei suoi corsi avanzati su Photoshop nella sua sede di Milano nell'aula allestita con monitor EIZO®.
Da oltre 20 anni Marianna Santoni si occupa di fotografia e post-produzione con Photoshop® lavorando come consulente per molti dei maggiori marchi del settore.
È docente universitaria, ricercatrice e autrice di oltre 70 pubblicazioni, tra cui la prima guida al mondo su Lightroom® commissionata da Adobe® nel 2006.
A lei si rivolgono aziende, fotografi e artisti di fama internazionale per risolvere i loro problemi legati alle immagini digitali: dalla fase di scatto, all’elaborazione, fino alla stampa.
Sito ufficiale EIZO®:
https://www.eizo.it/referenze/coloredge/marianna-santoni/
Sito ufficiale del quotidiano la Repubblica:
https://www.repubblica.it/
Io, eterna studentessa,
perché la materia di studio
parrebbe essere infinita.
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